Il diritto a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti.
Il diritto a sporcarsi, di giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti.
Il diritto a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura.
Il diritto ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare.
Il diritto all’uso delle mani, piantare, incollare, accendere un fuoco.
Il diritto a un buon inizio, a mangiare cibi sani, bere acqua pulita e respirare aria pura.
Il diritto alla strada, a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.
Il diritto al salvataggio, a costruire un rifugio-gioco nei boschetti,ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi.
Il diritto al silenzio, ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua.
Il diritto alle sfumature,a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
– di Gianfranco Zavalloni –
Questa foto è stata scattata dalle insegnanti di Rebecca.
Ho sorriso… Ha rappresentato a pieno.
Il nostro “stare”.